2009
Album Funky Dreams
- Registrazione
Bononia Sound Machine – Funky Dreams
Molti di voi forse non li hanno mai sentiti nominare o li conoscono solo per sentito dire ma vi assicuro che appena li sentirete vi accorgerete cosa vi siete persi fino ad oggi… Band bolognese, nata nel 1992 con il nome Green Petronions Blues Band, si è affermata negli anni con un groove e uno stile personale. Il loro repertorio spazia tra il funky, il soul e la disco music coinvolgendo sempre il pubblico con la carica e l’entusiasmo che li contraddistingue. Il loro primo disco è una registrazione live al Blue Inn Cafè di Bologna nato in collaborazione con Gianni Grassilli, sound engineer di Umbria Jazz, e uscito nell’Aprile 2005.
Nel 2007 esce Stuffunk, lavoro composto solo da inediti e disponibile anche su Itunes.
Ma la svolta, per i Bononia Sound Machine , arriva dopo aver conosciuto Jeff Tamelier, ex chitarrista di uno dei più grandi gruppi funky soul nato nel 1970: I Tower of Power.
Tamelier decide di produrre il nuovo disco dei BSM nel quale troviamo, inoltre, la partecipazione, oltre a quella di Tamelier (chitarra e produzione artistica), anche di Greg Adams(tromba e arrangiamenti), David Garibaldi(batteria), Rocco Prestia (basso), Mic Gillette (tromba e trombone). E’proprio questo il disco sul quale oggi volevo soffermarmi.
Partiamo subito alla grande con Keep on Sunshine dove, secondo il mio modestissimo parere, la band ha fatto molto bene a far capire di che pasta è fatta: un groove e una carica degni di nota dove nel ritornello troviamo un intreccio godibilissimo tra cori, fiati e chitarra.
Le 2 canzoni successive sono cantat molto bene dalla voce femminile, in The world Is Spinning Up possiamo apprezzare le note basse del trombone e le alte degli altri fiati. Place for Love è quasi una ballata, moderatamente lenta che, come tonalità, è un crescendo dalla strofa bassa al ritornello più alto con i cori.
No Matter è una classica ballata che, dopo 3 minuti e 20 trova un bellissimo insieme di fiati pacati e potenti allo stesso tempo.
Soap Bubble Funk, canzone carica dopo la ballata precedente, dove una batteria suonata in modo magistrale e il rincorrersi di fiati e trombone fanno la parte del leone.
E.S.P. apre subito con un bel groove di basso batteria e chitarra per poi farci apprezzare tra gli altri anche la tastiera. Ho apprezzato molto il fraseggio batteria-chitarra nella parte strumentale che ci porta alla fine del brano.
In Saturday troviamo un fantastico insieme di assoli di tastiera e armonica dal terzo minuto del brano.
Slow Jb bellissimo pezzo prevalentemente strumentale dove le uniche parti cantate vengono fatte dai cor. I pezzi strumentali denotano la grande capacità di questi artisti che si amalgamano veramente alla perfezione tra di loro e con il brano.
Soulthing altra ballata che a me non ha fatto impazzire se devo essere sincero ma anche qui troviamo comunque fiati eccellenti nell’accompagnamento del ritornello. Ma per chiudere il gruppo ha scelto un pezzo molto carico e movimentato:
Doin’ It T.O.P. Style mix di voci, e strumenti che sembrano rispondersi tra loro: ed ecco che allora notiamo fiati e tastiere che “duellano a suon di note”, il tutto condito da un eccellente accompagnamento della sezione ritmica (basso-batteria).
Consiglio questo cd dove potete trovare veramente artisti e musica di qualità, la buona musica che forse, un po’ per colpa nostra, un po’ per il mercato troppo commerciale , ci stiamo pian piano dimenticando…